destionegiorno
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Biografia Sono nato il 16 gennaio 1947 a Valva (Sa), un piccolo paese della valle del Sele, dove ho vissuto i primi anni dell'infanzia. Da molti anni vivo a ........ in terra di Bari.La mia famiglia di origine, per diverse ragioni, si trasferisce nel 1953 a Napoli. Sono anni difficili, si vive ... (continua)
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Angelo Michele Cozza
Le sue 48 poesie in Riflessioni
Ignoro se la brezza che mi sospinge
sia diffusore di essenze di fiori
o di miasmi di fogna a cielo aperto:
oggi il discernere è solo una paurosa facoltà
non più desta di un ghiro in letargo;
difettivo è l'olfatto nei cunicoli
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Fuggendo dedali di viuzze cupe
sbucato nella strada delle rose
tra fragranze e effluvi trovai luce
l'amore per sentieri seguii a fiuto.
Raggiunto dai dardi di Cupido
tra petali e variopinti corimbi
nell'affrontare nuovi respiri
io vidi il
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In ottemperanza all'ignoranza
figlia primogenita della superbia
che sovrana regna e illiberale opprime
nel mio carapace
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Ce ne furono altri prima
ce ne saranno altri dopo
io non fui che un intermezzo
un interposto tra il prima e il poi.
Non si trattiene nulla e tutto passa
si stacca il riverbero dalla pupilla
di certo spicca ancora il buio.
Un trotto di cavallo
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Scoscende or la strada che in cima portava
di movimento rigenerazione trapasso a libertà
ci si andava illudendo inerpicandosi per la vita
poi da un eliso irraggiunto indolenti si ridiscende
animali infelici ottusi di umano e di amore.
Inciso
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Cos'è questo passeggio di ricordi
or protendersi di corimbi
or siepe spinosa che seguo
oltre il cavedio dei
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Malinconia e languori
di arpe e viole morenti
viali tappezzati di brune fronde
nebbie cadenti e alberi spogli
sgomenti
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Che ragione c'è di guardare ancora
il cielo il mare e le stelle
di correre dietro restie illusioni
e attizzare
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Come acqua diretta al mare
dolente e esausta
pazza di sé al nulla
scorre la vita;
fuscello di anni seccati
si
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Non seguire il pendio, fermati
ritorna indietro: ti stupirà ancora la vita!
Voltati, allontanati dall'ingiallire
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Rotola l'onda, si infrange
una musica gorgoglia
vivace una bava si espande
nel silenzio stanca si spegne :
è il
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Nulla cambia or grido
ubriaco che non intende.
Nulla cambia o si muove
in questo giorno che cammina:
il mare è
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Casta infanzia
che più non torni
primo soffio di vita
rapida passasti!
Per soma d’anni
diverso ritorno
a
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Eccola adagio sopraggiungere
oltre le propaggine dell'occaso
la lenta camminante sera:
il suo manto cala sul cadente
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Se il sonno tarda a venire,
per una contratta abitudine
allo spuntar di solitudini
da un lumicino di fioca luce
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